Cos’è la vita? Quali origini ha? Vi è un senso o meglio, possiamo ricavarne uno? In essa prevale il bene o il male? Possiamo essere felici o la nostra essenza è ineluttabilmente segnata dall’inquietudine e dal vuoto esistenziale? Questo saggio, travestito da romanzo, propone questi ed altri quesiti, tentando anche, e ambiziosamente, di fornire alcune risposte. Le riflessioni si intersecano con la storia di tre donne, che dall’infanzia alla maturità si confrontano costantemente con se stesse e con l’alter alla ricerca del proprio equilibrio. Tale ricerca si dipana in un turbinio di sentimenti opposti tra loro che, senza soluzione di continuità, vanno dagli estremi della gioia e della disperazione, passando per i medi della serenità e della malinconia. Dai dialoghi dei protagonisti emerge tutta l’essenza della loro esistenza, trascorsa nel costante tentativo di sconfiggere il degrado psicologico che vive l’essere umano nell’epoca postmoderna.