Sono testi seri, intimi e allegorici quelli di Valter Marcone: una silloge sulla città dell'Aquila, con la prefazione di Maria Rita Ferri, psicologa e psicoterapeuta. “SIMIMESIS” è la voglia senza affanni di una città e del suo tempo infranto (ma anche affranto) che diventa sogno alla maniera di Calderon de la Barca o di William Shakespeare. La città e la sua vita, la vita nella città come favola drammatica dove umano e divino, realtà e sogno, assoluto e relativo si compongono e si confondono. Una città prima e dopo il terremoto (parliamo tanto del “dopo”, troppo poco del “prima”). Una città del terremoto metafora di singoli presenti.